Dopo cinema, serie TV e musica, lo streaming anche per i libri

Amazon Kindle Unlimited parte negli USA

In questi giorni Amazon ha annunciato, dopo le prime indiscrezioni girate in rete, il proprio servizio Kindle Unlimited, una sorta di Netflix per i libri (ovviamente in formato elettronico, gli eBook, ma anche gli audiolibri). L’idea è questa: pago un fisso mensile (in questo caso 9,99 $), e posso leggere tutti i libri che voglio (da un catalogo di oltre 600000 titoli), su qualsiasi dispositivo in mio possesso.

In effetti, già da un po’ Amazon aveva introdotto un servizio analogo (come per Kindle Unlimited, anche questo solo per gli utenti statunitensi), disponibile per i sottoscrittori di Amazon Prime (che negli Stati Uniti dà accesso a musica, film e serie TV pagando un abbonamento annuale, mentre in Italia permette esclusivamente di non pagare le spedizioni ordinando prodotti fisici), che permette di prendere in prestito gratuitamente un libro al mese, ed è disponibile però solo per un numero limitato di libri.

Visto il trend attuale, probabilmente Kindle Unlimited avrà un certo successo. Come abbiamo visto nell’ultimo episodio di Tech Break, in ambito musicale i servizi a noleggio in streaming (dove si ha accesso ai contenuti senza diventarne effettivamente proprietari, come invece nei servizi in download come iTunes), come Spotify, stanno vincendo su quelli in download, seguendo il trend inaugurato da Netflix (anche questo purtroppo non ancora disponibile in Italia) per film e serie TV.

Sebbene in Italia in passato siamo stati un pelino restii ad accettare servizi in abbonamento rispetto a servizi d’acquisto diretto, servizi come questo potrebbero avere successo anche da noi ma, come anche per le serie TV e  libri, il problema sta probabilmente nel mettere d’accordo i vari detentori dei diritti di pubblicazione, oltre alle case editrici. In Italia le maggiori case editrici hanno finora preferito lanciare propri store di eBook, piuttosto che associarsi a quelli più noti (in particolare Amazon, Apple e Google), anche se sembra che ultimamente il trend stia cambiando.

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