Honda, Toyota e non solo: hi-tech e robot entrano negli ospedali

Cody, il robot che lava i pazienti
fonte: GeorgiaTech

Si accende il mercato dell’Alta Tecnologia, con Honda e Toyota in prima fila pronte a trasferire le loro “sfide” dalle strade ai reparti ospedalieri. Le note case automobilistiche, infatti, stanno sviluppando e testando nuovi sistemi elettronici e tutori in grado di supportare la riabilitazione di pazienti con problemi gli arti inferiori.

In Giappone, inoltre, da circa un anno, è presente negli ospedali Actroid, robot dalle sembianze umane che svolge funzioni di conforto per pazienti ed il cui primo modello è uscito sul mercato nel 2003. Negli USA, invece, ci sono robot capaci di misurare la pressione, dispensare pillole ed effettuare prelievi del sangue. Si va da Serbot, in grado di spingere una carrozzella, a Cody, capace di lavare e pulire un paziente nel suo letto.

Notevole l’aiuto anche per patologie neurologiche abbastanza complesse. L’automa Cosmo Bot, ad esempio, consente ai bambini autistici di giocare e rompere l’isolamento, mentre Paro, ideato con tutte le caratteristiche di un cucciolo di foca, è un perfetto “animale” da compagnia per gli anziani affetti da Alzheimer.

Molti, infine, i supporti creati per disabili e non solo, come l’ esoscheletro robotico, che ha consentito ad Amanda Boxtel di tornare a camminare dopo un incidente sciistico e la “mano bionica”, in grado di far percepire agli utilizzatori di questa protesi innovativa durezza e forma degli oggetti afferrati.

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