Amazon apre alla stampa 3D

Amazon e la stampa 3D
fonte: TechCrunch

Amazon ha appena inaugurato il 3D printing store, un settore del suo sterminato sito di e-commerce dedicato ai prodotti realizzati mediante il metodo della stampa 3D.

Il 3D printing store è al momento disponibile unicamente negli Stati Uniti. È in effetti un marketplace, ossia una piazza virtuale in cui Amazon fa da tramite tra i propri clienti e varie società che forniscono materialmente il servizio, tra cui Sculpteo e Mixee Labs.

Sono già disponibili oltre 200 articoli stampabili a richiesta, che includono piccoli oggetti quali gioielli, porta carte di credito, accessori di arredamento e giocattoli. Il peculiare metodo produttivo utilizzato per questi prodotti permette di scegliere delle personalizzazioni da applicare ad ogni singolo oggetto ordinato. Ad esempio, nel caso dei pupazzetti Bobble Head, è possibile deciderne l’aspetto in maniera dettagliata, modificando ad esempio la capigliatura, i tratti del viso e l’abbigliamento, un po’ come gli avatar digitali Mii inventati da Nintendo.

Le alternative ad Amazon nel settore non mancano di certo, ed alcune di esse sono già da oggi utilizzabili anche in Italia: Tra gli altri, la stessa Sculpteo, Ponoko, Shapeways e l’italiana Vectorealism offrono la possibilità di scegliere tra gli oggetti del proprio store, oltre a permettere la stampa di oggetti di propria concezione.

Con stampa 3D, ricordiamo, si intende il processo che permette di ottenere un oggetto reale a partire da un modello tridimensionale, realizzato tramite appositi software di modellazione.
Sebbene più costosa e meno efficiente per la produzione in larga scala rispetto a metodologie quali lo stampaggio a iniezione, la stampa in 3D diviene invece conveniente per la prototipazione rapida e la creazione di piccole quantità di oggetti, non richiedendo la fabbricazione di uno stampo e l’impiego di complessi macchinari industriali. L’interesse e la tecnologia per la stampa 3D hanno subito una brusca accelerazione negli ultimi anni, il che sta portando anche ad un abbassamento dei prezzi, rendendone possibile l’uso domestico. Molti modelli (più o meno) economici di stampanti 3D sono stati finanziati ultimamente sulla piattaforma Kickstarter.
Tech Break si è occupato in una puntata di Foodini, particolarissima… food printer!
Che sia proprio il colosso Amazon l’arma finale per trasformare la stampa 3D da hobby per appassionati a fenomeno di massa?

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