Nell’era di Internet e dei Social Network anche gli incontri “amorosi” sono affidati spesso alla tecnologia ed al computer. Non più lettere d’amore o corteggiamenti sotto casa, ma incroci ed abbinamenti virtuali, con la speranza di individuare l’anima gemella all’interno delle nuove agenzie matrimoniali del web.
Si leggono profili, passioni, hobby, si visitano pagine, si osservano foto. Tanti i siti di incontri o di “dating” online, con sistemi ed app che “leggono le emozioni” e tentano di scovare le corrispondenze giuste o probabili tra più persone. A volte però, la rete si rivela terreno fertile per esperimenti e manipolazioni.
E’ il caso di OkCupid, sito nato per facilitare gli incontri tra le persone, che ha condotto alcuni esperimenti su un gruppo di utenti all’insaputa degli stessi, così come rivelato da uno dei fondatori, Christian Rudder.
L’aspetto più interessante è consistito nell’alterazione della sintonia dei profili (i cosiddetti matches), con l’avvicinamento di persone che avevano solo il 30% di compatibilità e l’allontanamento di chi, in realtà, aveva fatto registrare il 90% di affinità virtuale. Il risultato sorprendente è stato che gli utenti, fidandosi evidentemente dell’alchimia manipolata, hanno proseguito le loro conversazioni nel primo caso, mentre non le hanno intraprese nel secondo.
L’esperimento di OkCupid ha fatto seguito a quello condotto qualche tempo fa da Facebook, meritevole addirittura di una inchiesta da parte del Garante della Privacy nel Regno Unito. Il popolare social network, infatti, sempre all’insaputa degli utenti, aveva manipolato i news feed, giungendo alla conclusione che i contenuti emozionali dei post pubblicati dai nostri amici influenzano reciprocamente le nostre successive pubblicazioni.